L’associazione di concetti è quasi automatica: (ri)aperto è il mercato del meccanotessile, con una recente forte richiesta di macchinari; in aperto è la lavorazione prediletta da Biancalani Textile Machinery, che permette una gestione del tessuto di gran lunga più soddisfacente rispetto ai processi in corda. Ma andiamo per gradi.
Ultimamente, Biancalani ha pensato a mille e una soluzioni per il cliente. Anzi no, le aveva già pensate nel corso degli anni, proprio perché non ci si improvvisa esperti, soprattutto nei settori altamente specializzati. Ha pensato al TClab, ai centri di assistenza in loco e da remoto e la riapertura del mercato, rapida e in crescita, ha trovato l’azienda scattante. Questo proprio perché Biancalani è rimasta una realtà aperta a tutte le soluzioni necessarie al cliente nel mutevole contesto produttivo contemporaneo.
L’apertura è infatti ciò che fa la differenza: negli approcci aziendali in generale e in particolare quando si parla di meccanotessile. Un macchinario che lavora in aperto ha dei vantaggi reali - rispetto alla lavorazione in corda - che devono essere tenuti in considerazione. Innanzitutto, i trattamenti in aperto servono per evitare di stressare il tessuto sottoponendolo a inutili tensioni e al rischio di bastonature e pieghe permanenti che possono derivare dall’utilizzo di strumenti quali l’apricorda. Inoltre, il processo in aperto elimina eventuali problemi di lavorazione per quei tessuti in cui la superficie ha un suo aspetto e una sua importanza a livello estetico. Parlando in generale, nelle lavorazioni tessili prima si passa all’aperto e prima si ottengono i vantaggi connessi. Senza contare che, gestendo in maniera oculata la velocità di lavorazione, procedendo in aperto si ottiene un risultato omogeneo su tutta l’altezza del tessuto. Al contrario della lavorazione in corda, il cui risultato è una somma di step e di conseguenza meno omogeneo.
Nel dettaglio, parlando di processi di asciugatura, procedere in aperto è semplicemente più efficiente sia da un punto di vista energetico che di quantità di produzione. È su questo principio che si basa AIRO®24, top di gamma della linea Biancalani Textile Machinery. Infatti, con AIRO®24 l’aria può penetrare nel tessuto e asciugarlo in maniera uniforme e costante. E sempre nel rispetto di ciò che il macchinario contiene, ossia il tessuto, e di ciò che sta fuori, l’ambiente. Lo stesso vale per i processi di lavaggio, con l’acqua che si sostituisce all’aria. Come accade grazie ad AQUARIA®, che dà il benvenuto ai produttori nell’età dell’acqua.
Con AQUARIA®, macchinario versatilissimo, lavorare in aperto significa “sanare” qualsiasi tipo di tessuto – ossia cancellarne i difetti – una incredibile resa, trattamenti delicati ed ecosostenibilità. Sono questi i risultati dell’apertura a soluzioni innovative. Ancora più nel dettaglio? Prendiamo l’applicazione specifica del lavaggio dopo stampa, sia essa digitale o tradizionale. In questo caso, la scelta in aperto è praticamente obbligatoria e lascia pensare che sia sempre da preferire quando sono primarie la qualità del risultato, la cura nella lavorazione e persino le quantità prodotte. Inoltre, le soluzioni in aperto fanno sì che in ogni momento del processo produttivo si possa controllare il tessuto che avanza, appunto, in aperto e ben visibile. Si tratta di un controllo qualità continuo ed efficace, che monitora il processo a colpo d’occhio.
Da ciò è chiaro che quando si parla di “soluzioni nella nobilitazione del tessile”, Biancalani porta avanti un processo di innovazione continuo. Il motto è lo stesso di sempre: la strada è aperta, con Biancalani.
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