Preservare la qualità dei tessuti

Preservare la qualità dei tessuti dipende da noi. E “dipende da noi” ha un doppio significato: che siamo tutti coinvolti; che i protagonisti e gli esperti del settore tessile devono aprire la strada. Questo non può accadere seguendo due strade parallele, ma in una sorta di moderna agorà dove la ricerca, la competenza, la cura e la passione per i tessuti e il Made in Italy convergono in un dialogo collettivo sul preservare la tradizione e perseguire l’innovazione.

Biancalani Textile Machinery era alla ricerca di un luogo del genere proprio allo scopo di supportare la tutela della qualità tessile e per contribuire alla ricerca di un elemento chiave: la condivisione tra esperti, innovatori e persone appassionate di tessuti. I tre attori sono ugualmente importanti, in quanto rappresentano un pezzo del mondo tessile. Nessuna sorpresa che quel luogo e quel progetto esistano in una delle città tessili per eccellenza – dal Medioevo a oggi, Prato è la culla della manifattura tessile – in uno dei musei tessili per eccellenza. E nessuna sorpresa che sia stato chiamato, in modo semplice e profondo, Textile Lovers.

Stiamo parlando del Museo del Tessuto di Prato, una sorta di ritiro per esperti, ricercatori e per chiunque ami il mondo tessile, il più grande centro culturale d’Italia dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile, le cui collezioni e mostre sono visitate da figure chiave del settore tessile e moda internazionale. Era solo questione di tempo prima che il suo percorso si intrecciasse a quello di Biancalani, poiché sia il museo sia l’azienda si dedicano alla tutela della qualità del tessuto e all’innovazione.

Il patrimonio manifatturiero tessile è qualcosa che Biancalani Textile Machinery desidera profondamente conservare. Infatti, il fondatore dell’azienda, Fiorenzo Biancalani, è stato e rimane il vero pilastro della stessa, assieme al know-how che è stato costruito dal momento in cui è iniziato il suo percorso nel settore meccano-tessile. Grazie a un lavoro costante di ricerca e sviluppo, Biancalani Textile Machinery ha sviluppato tecniche avanzate di finissaggio ed è così riuscita a raggiungere obiettivi quali tutelare la tradizione tessile e creare una lavorazione del tessuto innovativa.

Stiamo parlando del Museo del Tessuto di Prato, una sorta di ritiro per esperti, ricercatori e per chiunque ami il mondo tessile, il più grande centro culturale d’Italia dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile, le cui collezioni e mostre sono visitate da figure chiave del settore tessile e moda internazionale. Era solo questione di tempo prima che il suo percorso si intrecciasse a quello di Biancalani, poiché sia il museo sia l’azienda si dedicano alla tutela della qualità del tessuto e all’innovazione.

Il patrimonio manifatturiero tessile è qualcosa che Biancalani Textile Machinery desidera profondamente conservare. Infatti, il fondatore dell’azienda, Fiorenzo Biancalani, è stato e rimane il vero pilastro della stessa, assieme al know-how che è stato costruito dal momento in cui è iniziato il suo percorso nel settore meccano-tessile. Grazie a un lavoro costante di ricerca e sviluppo, Biancalani Textile Machinery ha sviluppato tecniche avanzate di finissaggio ed è così riuscita a raggiungere obiettivi quali tutelare la tradizione tessile e creare una lavorazione del tessuto innovativa.

Non dovrebbe sorprendere che sia diventato in qualche modo necessario condividere gli obiettivi raggiunti e sostenerne di simili sottoscrivendo il progetto Textile Lovers. Si tratta di un impegno etico, di contribuire alla costruzione di un luogo dove la conoscenza tessile viene davvero preservata e di essere parte del dialogo collettivo che emerge proprio in un’agorà tessile del futuro. Certamente, Biancalani Textile Machinery vi prenderà parte.