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Il cotone: la regina delle fibre

News |
  18 dic 2023

Da terra e aria a zero dispersione di acqua

Il cotone arriva a noi dalla terra – di aria e acqua parleremo tra non molto – ed è considerata la regina delle fibre naturali per eccellenza. Ciò è motivato in particolare dalla sua caratteristica principale, un concetto chiave del ventunesimo secolo: la versatilità. Inoltre, nessuna fibra sintetica o artificiale è in grado di rimpiazzare il cotone come invece avviene con altre fibre naturali. E ancora: il cotone permette una lavorazione molto competitiva e, con grande soddisfazione per i reparti ricerca e sviluppo del settore tessile, dà spazio a nuove fonti di ispirazione. E che dire delle applicazioni possibili: dallo home textile, un settore che è sempre alla ricerca di una varietà di tessuti esteticamente perfetti oltre che performanti – per farsi un’idea possiamo partire per un giro del mondo in cerca del miglior tessuto in spugna – al campo della medicina nel quale il cotone mostra tutte le sue inimitabili qualità.

TClab Biancalani fabric tests for cotton processing in AQUARIA®️ by Biancalani

Biancalani Textile Machinery diventa parte del processo di lavorazione dal momento in cui il cotone non è più “solo” un fiore né più una fibra, ma è stato trasformato in tessuto grazie al lavoro del telaio – un procedimento che esperti e ricercatori provenienti da tutto il mondo vengono a studiare in Italia e in particolare a Prato. Dopo la tessitura dunque, lo scopo è quello di valorizzare quanto più possibile le già ottime particolarità del cotone agendo a livelli diversi con macchinari diversi, sempre con un approccio sostenibile.

Prima di tutto, è d’obbligo procedere con azioni volte a preparare il tessuto per la tintura o la stampa, e che le macchine Biancalani possono portare avanti con un processo in continuo in modo efficiente ed innovativo, come la sbozzimatura, il candeggio ecologico (eco-bleaching), e successivamente i necessari lavaggi dopo stampa e dopo tintura, per i quali ha grande valore la capacità delle macchine Biancalani di risparmiare acqua.

Ed è nelle ulteriori fasi di trattamento, che i macchinari Biancalani riescono a esaltare ulteriormente le caratteristiche del cotone, come nel caso del lavaggio con enzimi naturali che rimuove il pilling delle fibre corte dal cotone, e può essere utilizzato per conferirgli quello splendido effetto pesca, o – interagendo con i precedenti step di tintura e stampa – per potenziare l’estetica del tessuto con effetti come il délavé, tutti eseguiti in un processo continuo.

Per saperne di più, ecco alcune delle opzioni di finissaggio di AQUARIA®.

Before and after cotton fabrics decoloration in AQUARIA®️ by Biancalani

Tra i preziosi risultati del finissaggio, possiamo sottolineare quelli che derivano da procedimenti che agiscono profondamente sulla struttura della fibra di cotone, come l’ammorbidimento meccanico – mai sentito parlare dell’effetto AIRO® HAND di AIRO®24? - L’azione meccanica riduce o in alcuni casi elimina l’utilizzo di prodotti chimici e assicura un effetto più duraturo, rendendosi così degna di un appellativo irrinunciabile: ecosostenibile.

E adesso soffermiamoci sul fattore aria: i macchinari AQUARIA® e AIRO®24 Biancalani utilizzano l’aria per spostare e movimentare il tessuto (in forma aperta) cosicché il procedimento risulti totalmente sicuro e allo stesso tempo lavaggio e asciugatura siano più efficaci e la morbidezza del tessuto inconfondibile. Infatti, se usata nel modo giusto, come Biancalani sa fare, l’aria può essere davvero un valido alleato. Per esempio, se spingiamo l’acqua con l’aria, l’azione sul tessuto sarà molto più intensa e il consumo d’acqua drasticamente ridotto. Tutto questo è possibile per qualsiasi trattamento del cotone, anche in miste.

Before and after the treatment of terry fabrics in AIRO®️24 by Biancalani

È arrivato perciò il momento di parlare dell’acqua. Prendiamo l’esempio del candeggio ecologico in continuo (eco-bleaching) che si esegue in AQUARIA®: la scelta di prodotti non inquinanti permette di riutilizzare totalmente l’acqua di processo, per una dispersione di acqua pari quasi a zero. Dato che il consumo idrico è una criticità nella lavorazione del cotone, lo scopo di ogni azienda del settore è proprio quello di ridurlo e, in conseguenza, ridurre l’inquinamento.

Tutto ci arriva dalla terra, dall’aria e dall’acqua. La natura ci regala fibre eccezionali come il cotone e la lana – ne parleremo presto – e ci chiede, oggi più che mai, di trattarle in maniera sostenibile, valorizzando le loro incredibili caratteristiche, tirando fuori il meglio dai suoi doni. E grazie al reparto ricerca e sviluppo Biancalani possiamo rispondere al suo appello.

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