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Brevetti e dizionario tessile

News |
  27 apr 2021

Recentemente, il dibattito riguardo ai brevetti e alla proprietà intellettuale è diventato particolarmente acceso. Molti sono considerati, a ragione, precursori in un campo specifico, al punto che le loro idee diventano parte del dizionario di quel campo, ma poi vedono le stesse idee copiate e utilizzate nel contesto di una concorrenza sleale. Per coloro che credono nella sana competizione basata sul merito, è inevitabile proteggere le proprie creazioni. E la domanda è: cosa implica davvero essere precursori in un determinato campo?

“Si tratta della natura di aziende come Biancalani: cercare sempre nuovi dispositivi, macchine, metodi. Consideriamo parte del nostro lavoro supportare e ispirare i clienti. Loro conoscono la nostra politica ormai e si aspettano da noi un determinato standard. Biancalani aveva un reparto Ricerca e Sviluppo quando ancora non esisteva un nome per descriverlo. Fortunatamente, mio padre ha pensato di brevettare le sue idee quando i brevetti non erano ancora molto conosciuti oppure erano considerati poco importanti. Devo dire che è una parte complicata del nostro lavoro, ma non potremmo esserne più fieri. Oggi, la questione della proprietà intellettuale è diventata di fondamentale importanza” afferma Rossano Biancalani, CEO dell’azienda.

Essere precursori nel settore meccano-tessile significa ovviamente molte cose. Prima di tutto, fare ricerca e sviluppo è fondamentale e non così semplice come può sembrare. Implica costi, difficoltà e rischi, perché raggiungere il traguardo del prodotto perfetto può richiedere più tempo di quanto preventivato. “Una percentuale di bilancio aziendale è sempre dedicata all’attività di ricerca e sviluppo,” spiega Maurizio Toccafondi, direttore del dipartimento R&S. “A volte, quando ci accorgiamo che uno dei nostri macchinari è stato spudoratamente copiato, mi chiedo perché continuiamo a fare innovazione. Ma so bene che Biancalani non smetterà mai di cercare soluzioni sempre migliori, idee sempre più originali, perciò la chiave di tutto sono i brevetti”.

È stato all’inizio degli anni ’80 che il signor Fiorenzo Biancalani ha iniziato a brevettare le proprie idee, probabilmente immaginandone l’originalità e l’attuabilità. Il tempo gli ha dato ragione, poiché quelle idee hanno avuto in effetti molto successo. La politica di Biancalani non è mai cambiata fin dalle origini dell’azienda, dal brevetto AIRO® del 1985. Il concetto AIRO è diventato parte del dizionario tessile, descrivendo un processo, non solo il macchinario nello specifico. “È stato molto gratificante” aggiunge Rossano Biancalani, “e fin da allora abbiamo sempre inserito dettagli originali per arricchire le nostre creazioni in modo che non fossero “solo” dei macchinari per il finissaggio tessile. I brevetti sono un supporto fondamentale per il nostro lavoro, per la nostra azienda. Per Biancalani, guardare avanti e lavorare sull’innovazione sarà sempre il sentiero più giusto da percorrere. E sarà sempre preferibile essere copiati che copiare”. 

Biancalani protegge i propri macchinari in ogni modo possibile: brevetti nazionali e internazionali sono attivi in Europa e in tutto il mondo, in particolare in quelle aree dove l’industria tessile e meccano-tessile è più sviluppata. Le aziende che continuano a fare ricerca sono essenziali per assicurare l’evoluzione dell’industria e del commercio. Ed essere salvaguardati contro il furto di proprietà intellettuale è un diritto di tutti e per cui tutti dovrebbero combattere.

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